Quando visitiamo una cantina, non stiamo solo assaggiando vini, bensì soddisfiamo il nostro bisogno di esplorazione. E i vini sono strettamente connessi con il territorio dove vengono prodotti ovvero la parola “origine” indicata nelle etichette sotto l’acronimo DOC. Dunque cosa c’è di meglio che esplorare il territorio all’origine prima di recarsi in cantina?
Attiene al nostro bisogno di animali sociali, alle nostre origini e ai nostri alimenti. Il brindisi alla fine non è che la celebrazione del nostro spontaneo desiderio di condivisione e conoscenza.
Perchè a piedi
Camminare è la dimensione naturale di muoversi, è “spontaneamente” slow e ti consente di assecondare all’istante ogni singola intenzione dettata dalla tua curiosità. Permette di muoversi in più direzioni e non devi curarti del veicolo; puoi “perderti” per concentrarti su uno stimolo improvviso.
Camminare è il viaggio, non la meta e il mezzo è il tuo corpo con tutti i suoi “sensori” tattili, visivi, olfattivi e di sintesi fisica ed emotiva. A piedi significa anche sostenibilità per l’ambiente, meno emissioni e il rumore è dato dalle chiacchiere e dal piacere delle persone che condividono un momento semplice e profondo allo stesso tempo.
Per chi
Per chi predilige l’intensità alla velocità. Per chi apprezza lo spessore delle cose semplici, autentiche. Per chi ama riscoprire il benessere dell’essenziale, la compagnia della natura e della terra e negli esseri umani vede il lato migliore.
Per gli amanti del vino auspico che quando ritroveranno la DOC nella carta dei vini del ristorante, il loro pensiero vada all’esperienza vissuta e al ricordo che avranno portato con sé. Salute!
Siete pronti? Io non vedo l’ora di camminare con voi…